Sylvia Plath, il precario equilibrio tra essere madre e poeta

“Ciò che mi fa più orrore è l’idea di essere inutile: ben istruita, brillante e promettente, e svanire in un’indifferente maturità. (…) Non devo mai diventare semplicemente una madre e una casalinga. (…) Ho paura per il significato e lo scopo della mia vita. Odierei un figlio che si sostituisse al mio scopo.”[1] La tematicaContinua a leggere “Sylvia Plath, il precario equilibrio tra essere madre e poeta”

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